Written by Autorivari

A Cuneo un ricco programma di eventi per ricordare Chiara Lubich a 100 anni dalla sua nascita

Dal 7 al 16 febbraio il Movimento dei Focolari promuove la rassegna “Una via di Unità e Comunione”

Da venerdì 7 a domenica 16 febbraio 2020 il Movimento dei Focolari organizza a Cuneo una ricca serie di appuntamenti per ricordare la sua fondatrice, Chiara Lubich, a 100 anni dalla nascita. Il programma degli eventi, che si svolgeranno in diverse location del capoluogo, ha per titolo “Chiara Lubich 1920-2020. Una via di Unità e Comunione” e spazia dall’arte alla musica, all’economia di comunione, al dialogo interreligioso. Tutti gli eventi sono promossi dal Movimento dei Focolari in collaborazione con l’Aipec (Associazione italiana imprenditori per un’economia di comunione), l’Ucid (Unione cristiana imprenditori dirigenti) e “La Guida”. Per maggiori informazioni telefonare al 335/1245902.

Le “Rivelazioni” artistiche di Roberto “Ciro” Cipollone in mostra nel palazzo della Provincia

Venerdì 7 febbraio alle ore 15, presso la sala mostre del Palazzo della Provincia di Cuneo (Corso Dante angolo Corso Nizza) avrà luogo l’apertura di “Rivelazioni”, mostra di opere artistiche di Roberto “Ciro” Cipollone, che resterà aperta al pubblico fino a martedì 11 febbraio tutti i giorni dalle ore 15 alle ore 19, sabato e domenica anche dalle 10 alle 12,30. L’ingresso è libero.

Nato a Pescara nel 1947, “Ciro”, ancora bambino, trascorre i suoi giorni intorno alla fonderia artigianale del padre. Guidato da un profondo amore per la natura e insieme da una tensione spirituale verso il Bello, egli cerca di cogliere fin da giovanissimo ogni occasione per esprimere questo suo essere attraverso piccoli manufatti, tele, disegni o incisioni. La sua città lo vede ben presto partecipe delle  varie iniziative artistiche. Nel 1970 è in Olanda dove vi rimane per sei anni lavorando come operaio. Dirà in seguito commentando quel periodo: “Facevo diecimila viti al giorno. Un lavoro molto monotono. L’aspetto creativo era sacrificato. È stato un distaccarmi dall’arte. Questo ha acuito il mio desiderio di vedere cose belle”. In questo periodo conosce e frequenta un orefice che è anche scultore. Trova così nei ritagli di tempo la possibilità di creare con lui oggetti d’arte. “Portavo a Joop Falke qualcosa di ciò che veniva scartato, perché fuori misura o presentava qualche piccolo difetto”. Dal 1977 è a Loppiano, nei pressi di Firenze, dove tutt’ora vive e lavora. La sua opera parla di passato e presente, della nobiltà della vita umana anche nei suoi aspetti più umili e dimenticati. Dal 1982 tiene numerose mostre in Italia, Germania, Svizzera, Austria, Belgio, Lussemburgo e recentemente Giappone, Cina. Dal 1991 gli vengono commissionati lavori di arredo sacro e interventi di recupero d’ambiente, sia in Italia che all’estero. Ovunque la sua arte materica è stata apprezzata per il senso di semplicità, bellezza e  umanità che riesce a comunicare da una realtà che può apparire dimenticata e trascurata. I materiali usati dall’artista variano di continuo: legno, ferro, pietra, stoffa. Ogni sua opera presenta diversi elementi chiave, spesso oggetti riciclati dalla vita quotidiana, che secondo Ciro sono preziosi, perché ricchi di carattere e personalità.

Il gruppo musicale internazionale Gen Rosso porta il suo “Life Tour” al Teatro Toselli di Cuneo

Venerdì 14 febbraio alle ore 21, presso il Teatro Toselli, il Gen Rosso Life Tour farà tappa a Cuneo con lo spettacolo nato dall’omonimo album live delle ultime tournée in Italia, uscito lo scorso 1° luglio, che raccoglie i grandi successi di sempre e le hit degli ultimi anni. I biglietti (20 euro) sono in vendita presso Stella Maris (Via Felice Cavallotti, 5) e Viale Mobili (Via Roma 22) a Cuneo, oppure presso la cartolibreria Brunori (Corso Barale, 7) a Borgo San Dalmazzo. 

Per il gruppo internazionale Gen Rosso la musica diventa un contributo importante per migliorare la società se riesce a parlare ai cuori delle persone di quel tempo e di quel luogo. Il Gen Rosso, fin dai suoi esordi, ha sempre voluto immergersi nelle gioie e nei dolori delle migliaia di persone che di volta in volta andava ad incontrare nelle nazioni di tutto il mondo. Le sfide tipiche della società di oggi hanno origine da una politica di morte: individualismo, relativismo, disumanizzazione, disuguaglianza, violenza, razzismo. Il nuovo spettacolo del Gen Rosso vuole scendere fino al cuore di queste problematiche rimettendo al centro la vita, proponendo spunti di riflessione e speranza. Il Gen Rosso Life tour è una celebrazione alla vita, attraverso un nuovo sound pop/rock, con un fil rouge che caratterizza il concerto: l’Amore è il Dna di ogni uomo. Il concerto è stato ideato per soddisfare le numerose richieste arrivate da ogni parte d’Italia. Gen Rosso Life propone un mix di brani classici e alcune novità particolarmente apprezzate negli ultimi anni dal pubblico di sempre, ma anche dalle nuove generazioni.

Una giornata dedicata all’Economia di Comunione con convegno, testimonianze e aperitivo finale

Sabato 15 febbraio giornata interamente dedicata all’Economia di Comunione. Alle ore 9,30, presso l’Auditorium Varco (Piazza Foro Boario) avrà luogo il convegno “Un’economia per la fraternità universale”. Moderati da Eugenia Scotti (TV 2000) porteranno la loro testimonianza Leonardo Becchetti (economista, presidente comitato tecnico-scientifico di Next, editorialista di Avvenire), Federico Vescovini (presidente Vescovini Group di Monfalcone), Marco Piccolo (Ceo Reynaldi Srl di Pianezza), Simona Rizzi (presidente Consorzio Tassano S.T.) e Roberto Casali (titolare de L’Ecopesce l’Economia del Mare di Cesenatico). La giornata si concluderà alle 18,30, presso l’Open Baladin (Piazza Foro Boario) con un aperitivo con esperienze di Economia di Comunione.

L’Economia di Comunione (EdC), fondata da Chiara Lubich nel maggio 1991 a San Paolo, coinvolge imprenditori, lavoratori, dirigenti, consumatori, risparmiatori, cittadini, studiosi, operatori economici, tutti impegnati ai vari livelli a promuovere una prassi ed una cultura economica improntata alla comunione, alla gratuità ed alla reciprocità, proponendo e vivendo uno stile di vita alternativo a quello dominante nel sistema capitalistico. In concreto l’EdC invita a: vivere e diffondere una nuova cultura economica e civile, dai bambini agli anziani, che Chiara Lubich ha voluto chiamare “cultura del dare”; formare nuovi imprenditori e imprenditori nuovi che liberamente condividano gli utili per sostenere gli scopi dell’EdC: la riduzione della miseria/esclusione, la diffusione della cultura del dare e della comunione, lo sviluppo dell’azienda e la creazione di posti di lavoro; imprenditori che concepiscano e vivano la loro impresa come vocazione e servizio al bene comune e agli esclusi di ogni latitudine e contesto sociale; combattere le varie forme di indigenza, esclusione e miseria con una duplice inclusione: comunitaria e produttiva; siamo convinti infatti, anche per l’esperienza ormai ventennale, che non si possa curare nessuna forma di povertà non scelta senza includere le persone svantaggiate all’interno di comunità vive e fraterne, e, laddove è possibile, anche nei luoghi del lavoro, nelle imprese: finché chi può e deve lavorare non riesce ad averne l’opportunità, questi rimane sempre una persona indigente. Per rendere un tale progetto possibile, l’Economia di Comunione lavora ad un vasto progetto formativo alla cultura del dare, attraverso scuole, incontri, eventi formativi rivolti a giovani, lavoratori, imprenditori, cittadini. Infine, nell’ intuizione carismatica originale di Chiara (San Paolo, 1991) un luogo fondativo e fondamentale nel quale sviluppare e rendere visibile l’Edc sono i poli produttivi e industriali all’interno delle cittadelle del Movimento dei Focolari, di cui rappresentano componente vitale e vivificante. Così dal primo Polo “Spartaco Lucarini” nato in Brasile, all’ultimo Polo “Giosi Guella”,  inaugurato nel 2010 in Portogallo, i Poli continuano ad alimentare la vita dell’Edc,  un ruolo oggi importante ma destinato a diventare sempre più centrale nel prossimo futuro.

Tavola rotonda internazionale sull’ecumenismo di “Chiara Lubich, donna delle relazioni”

Domenica 16 febbraio alle ore 16, presso l’Auditorium Varco (Piazza Foro Boario), si svolgerà la tavola rotonda “Chiara, donna delle relazioni”, a cui parteciperanno alcuni esponenti di diversi religioni che racconteranno la loro esperienza dopo aver conosciuto Chiara Lubich. Moderati da Michele Genisio (giornalista e scrittore), interverranno Maurizio Gentilini del Cnr (storico, scrittore e autore del libro “Chiara Lubich, la via dell’unità tra storia e profezia”), Kamel Layachi (Imam del Direttivo nazionale Ucoii), Rav Joseph Levi (rabbino nella comunità ebraica di Firenze) e Christy Sawaya (focolarina).

Chiara Lubich (1920-2008) è la fondatrice del Movimento dei Focolari, diffuso in 182 Paesi e portatore della spiritualità dell’unità. Lo scopo è contribuire all’attuazione della preghiera di Gesù: “Perché tutti siano una cosa sola” (Gv 17,21). Grande figura carismatica dei nostri tempi, è nota per la sua infaticabile azione in favore della comunione, della fraternità e della pace tra persone di Chiese diverse, fedeli di molte religioni e anche tra quanti non si riconoscono in un preciso credo religioso. Lo spirito dei Focolari punta a portare un nuovo stile di vita anche in campo civile, in economia e nella politica. Sono molte le lauree honoris causa assegnate a Chiara Lubich da istituzioni accademiche internazionali, nelle più varie discipline (teologia, filosofia, psicologia, economia, scienze sociali, ecc.). Legata da amicizia con Papi, Capi di Chiese e fondatori di Movimenti, personalità politiche e civili, Chiara Lubich ha lasciato un’immensa eredità che non cessa di ispirare persone e società. Nel 2015 è stata aperta la causa di beatificazione e canonizzazione che attualmente è nella fase diocesana.

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