“Un Teatro come Casa” chiede ai cuneesi e a tutti i frequentatori del Teatro Toselli di partecipare al progetto “Col teatro nel cuore” inviando una propria memoria personale legata a un episodio vissuto al Toselli, per creare una storia emotiva collettiva che spazia dalla fruizione degli spettacoli alla percezione del luogo in cui si sono tenuti. I contributi, in forma scritta, audio o video, potranno essere inviati via posta elettronica all’indirizzo ricordiditeatro@melarancio.com o tramite un messaggio Whatsapp al numero 328.0318505. In alternativa, ricordi cartacei potranno essere imbucati in una cassetta delle lettere vintage appositamente installata in piazzetta De Curtis, proprio a lato dell’ingresso del teatro Toselli.
L’iniziativa è studiata per rafforzare il legame tra Cuneo e il suo teatro e si affianca agli spettacoli in streaming che vengono proposti, uno al giorno, per tutto il mese di dicembre. Il programma aggiornato della rassegna quotidiana è visionabile sul sito del Comune di Cuneo all’indirizzo https://www.comune.cuneo.it/cultura/teatro/un-teatro-come-casa.html.
“Con questa iniziativa vogliamo raccogliere e conservare la memoria collettiva che si è creata negli anni intorno al Teatro Toselli e alla vita culturale che in questo luogo si svolge, tra prosa, musica e danza – spiega Cristina Clerico, assessore alla Cultura del Comune di Cuneo -. Speriamo di costruire un racconto plurale e il più possibile partecipato: per questo confidiamo non solo sugli appassionati che sempre attendono trepidanti l’uscita della stagione di prosa ma anche su chi ha aneddoti curiosi collegati al ‘nostro’ Teatro. Sarà un coro di ricordi, che ci permetterà di sentirci parte dello stesso racconto come se fossimo seduti al Toselli, in attesa di tornarci dal vivo”.
L’idea è quella di dare una lettura collettiva e intergenerazionale del rapporto tra la città e il suo teatro, attraverso ricordi ed emozioni, lontani o più vicini nel tempo. Non occorre essere assidui frequentatori del Toselli per partecipare, anzi la speranza è che rispondano a questa “call” persone dal rapporto variegato con il teatro: dagli appassionati delle serate di prosa o della stagione musicale alle famiglie che seguono le rassegne per bambini e a chi al Toselli si è seduto magari poche volte, ma ne ha comunque conservato un’impressione o una sensazione.
“Questa iniziativa viene sviluppata ora che il teatro in presenza ci è negato a causa del giusto contrasto al Covid-19 – racconta Gimmi Basilotta, direttore artistico e ideatore di ‘Un Teatro come Casa’ – e vuole essere un pensiero per rinsaldare il rapporto tra chi il teatro lo fa e chi lo fruisce: proprio questo legame è infatti il vero cuore della performance e, in ultima analisi, del teatro stesso”.
Attraverso la partecipazione di tutti si creerà un archivio di emozioni, sguardi, storie personali che contribuiranno alla creazione di un affresco condiviso, ad un tempo memoria del passato della città e testimonianza di questo attuale periodo storico: esso verrà poi restituito alla città non appena la situazione lo permetterà.
“L’intenzione, che speriamo di poter concretizzare nei prossimi mesi, – continua Basilotta – è che quando il teatro potrà essere riaperto al pubblico al suo interno si trovi uno spazio, accessibile anche in giornate nelle quali non saranno previsti spettacoli, dove rendere fruibili i materiali che ci verranno inviati: li vorremmo affiancare a fotografie di archivio e ad altre testimonianze legate al forte rapporto che è sempre esistito tra Cuneo e il Teatro Toselli”.
Proprio questo rapporto tra il teatro e il pubblico sarà approfondito anche grazie ad un altro appuntamento della rassegna ‘Un Teatro come Casa’: martedì 22 dicembre alle 19 verrà trasmesso Non solo palco, un evento in diretta alla scoperta degli angoli meno conosciuti del Teatro Toselli e durante il quale non mancheranno le sorprese.