Nei giorni scorsi l’assemblea dei soci del Banco di Credito P. Azzoaglio Spa ha approvato l’utile d’esercizio al 31 dicembre 2022 di 14.630.011 euro, miglior risultato di sempre. È anche stato rinnovato il Consiglio di Amministrazione che sarà in carica fino al 2025: Erica Azzoaglio e Simone Azzoaglio sono stati rispettivamente riconfermati nei ruoli di presidente del Consiglio di Amministrazione e di presidente Esecutivo e Francesco Azzoaglio è stato riconfermato presidente onorario. Sono stati confermati i consiglieri Mauro Catani, Elena Cabutti, Luca Jeantet e Lucio Siboldi mentre vengono nominati Manuela Fotzi e Giancarlo Somà come nuovi consiglieri. Il collegio sindacale è invece composto dai riconfermati da Alberto Murialdo presidente e Ezio Bonatto. Nuovo ingresso Cristina Chiantia con supplenti Daniela Bainotti e Roberto Romagnoli.
“Siamo molto soddisfatti dei risultati economici conseguiti quest’anno – dichiarano Erica e Simone Azzoaglio, – ma anche dell’aumento delle masse e della loro qualità. L’età media dei nostri collaboratori si sta abbassando e le professionalità tecniche e umane stanno aumentando. Inoltre, le aperture dei nostri ultimi tre sportelli remoti di Torino, Cortemilia e Ormea confermano la nostra identità territoriale e innovativa”.
Molto positivi tutti gli indicatori, tra cui 2,5 miliardi di euro di raccolta, 1,1 miliardi di impieghi, 3,6 miliardi di Prodotto Bancario Lordo di 3,6 miliardi, 97,9 milioni di fondi propri. Il Total Capital Ratio è del 17,18%, il rapporto tra NPL (crediti deteriorati) e impieghi netti è del 2,75%, quello tra sofferenze nette e totale impieghi dello 0,39% e il Texas Ratio del 53,7%. Le masse intermediate dalla banca hanno raggiunto quota 3,6 miliardi di euro. L’attenzione alla qualità del credito è testimoniata da una percentuale di NPL netti sul totale impieghi pari al 2,75% e da un Texas Ratio pari al 53,57%. L’incidenza delle sofferenze al netto delle rettifiche sul totale dei crediti è pari al 0,39%. “Fondamentale – continuano Erica e Simone Azzoaglio – è stato l’apporto del Direttore Generale Carlo Ramondetti e della prima linea quasi interamente rinnovata”.
Un occhio particolarmente attento è stato riservato ai criteri ESG sia per quanto riguarda gli impieghi che per la raccolta.