Mercoledì 19 ottobre si è riunita la Commissione di cui all’art. 5 dell’accordo collettivo sui contratti agrari della provincia di Cuneo (legge 203/82), per determinare i valori delle uve per ogni singola Denominazione, in modo che possa trovare applicazione il calcolo del canone d’affitto annuale dei vigneti secondo i parametri di percentuale convenuti nei singoli contratti. Dopo l’approfondita analisi circa l’andamento dell’annata agraria, della vendemmia e del mercato delle uve, la commissione nominata dalle Organizzazioni di Categoria, Confagricoltura, Coldiretti e Cia, che hanno sottoscritto l’accordo collettivo, ha espresso i valori.
“I prezzi definiti dalla Commissione riflettono il buon andamento complessivo dell’annata, sotto tutti i punti di vista. La qualità delle uve, ottimale su tutti i vitigni, ha determinato valori generalmente in crescita, specie per alcuni rossi (Nebbiolo, Barolo e Barbaresco e Barbera) e alcune varietà di bianco – commenta Mario Viazzi, direttore di Confagricoltura zona di Alba -. Sono prezzi che, da un lato, dimostrano una notevole vivacità del settore e, dall’altro, riflettono la sempre maggior cura e attenzione che viene posta dai viticoltori cuneesi a tutte le operazioni in vigneto. Questi valori, tutti gli anni, sono definiti da un’apposita Commissione composta da rappresentanti delle organizzazioni firmatarie, che in modo molto oggettivo e prudente definiscono i prezzi sulla base del valore reale di mercato delle uve. La tabella riportante i valori, inoltre, non essendoci più altri strumenti ufficiali per stabilire le quotazioni delle uve (un tempo i mercuriali della Cciaa), è molto attesa dagli addetti ai lavori, e viene utilizzata anche come riferimento dagli operatori, ai fini del pagamento delle uve ai fornitori”.