Dopo Saluzzo la "vera" fibra ottica raggiunge anche Savigliano
“Visto l’ottima riuscita dell’operazione a Saluzzo, non abbiamo perso tempo e abbiamo subito cominciato i lavori nella vicina Savigliano, che presto sarà il secondo Comune della provincia di Cuneo ad avere la ‘vera’ fibra ottica che arriva nelle case dei suoi abitanti – spiega Massimo Mellano, direttore generale di Isiline Srl -. Si tratta di un dettaglio importante perché in realtà le campagne pubblicitarie nazionali sull’arrivo della fibra avviate in questi mesi non dicono sempre le cose come stanno”.
La fibra ottica posata dalle grandi compagnie nazionali sul nostro territorio, infatti, nella migliore delle ipotesi arriva a qualche centinaio di metri dalle abitazioni, ai noti armadietti grigi che si trovano sui marciapiedi ai cigli delle strade. Da lì al modem nelle case la linea viaggia sui vecchi fili di rame della Telecom, ‘degradando’ gran parte della capacità del segnale e riducendone significativamente la prestazione, soprattutto ora che di ‘banda’ ne serve davvero tanta.
“Ci siamo chiesti come potevamo portare la fibra ottica nelle case senza dover fare altri scavi nelle strade, riducendo in questo modo i costi dei lavori e il disagio per il traffico – continua Mellano -. La risposta che ci siamo dati è stata molto semplice: non è il caso di costruire altri tunnel sotterranei, ma sfruttando le caratteristiche tecniche della fibra ottica, possiamo farla passare in alcune infrastrutture già esistenti nelle nostre città, contenendo i costi di realizzazione e fornendo il servizio agli utenti ad un prezzo accessibile. Le fibre ottiche, infatti, sono dei cavi flessibili delle dimensioni di un capello, immuni ai disturbi elettrici, capaci di sopportare le condizioni atmosferiche più estreme e poco sensibili a variazioni di temperatura”.
Grazie alla particolare conformazione geografica del territorio, prevalentemente pianeggiante, inoltre, l’area coperta con la fibra ottica a Savigliano sarà più ampia di quella posata a Saluzzo (75 km di fibra su 15 km di strade, servendo 130 condomini), dove non è stato possibile portare il cavo di vetro nell’area collinare del centro storico.