Oggi – giovedì 20 luglio -, presso la sede dell’Unione Provinciale Agricoltori di Cuneo (via Bruno Caccia 4-6-8), è stato rinnovato il “Contratto degli operai agricoli e florovivaisti” della provincia di Cuneo. Al tavolo dell’intesa le tre principali organizzazioni agricole (Unione Provinciale Agricoltori, Coldiretti e Cia) e le sigle sindacali Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil. L’Unione Provinciale Agricoltori di Cuneo era rappresentata dal presidente Enrico Allasia, dal direttore Roberto Abellonio e dalla responsabile Paghe e Fiscale, Jessica Cerrato. L’accordo, siglato in applicazione degli articoli 2 e 3 del C.C.N.L. per gli operai agricoli e florovivaisti del 22 ottobre 2014, ha decorrenza dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2019 e prevede, tra gli aspetti più significativi, un aumento retributivo delle tabelle salariali degli operai agricoli nella misura del 2,1% a partire dal 1° luglio 2017.
“Riteniamo che questa intesa, raggiunta dopo mesi di intense trattative e dibattito con tutte le parti coinvolte, rappresenti il miglior punto di incontro possibile tra associazioni agricole datoriali e sindacati dei lavoratori in un momento contingente di incertezza dal punto di vista economico e occupazionale – dichiara Enrico Allasia -. Come rappresentanti delle aziende agricole abbiamo accettato aumenti salariali in linea con quanto previsto nelle altre province piemontesi”.
“Siamo soddisfatti dell’accordo raggiunto e, nonostante il dibattito abbia vissuto anche fasi molto vivaci, alla fine ha prevalso il senso di responsabilità che ha consentito di arrivare a un risultato che tiene conto di molti fattori – commenta Roberto Abellonio -. Riuscire a stabilire un aumento salariale di oltre 2 punti percentuali è un importante segno di attenzione da parte delle aziende agricole in un momento per loro non semplice, considerato che molte voci di costo sono in aumento e la marginalità dei ricavi è sempre più contenuta”.
“L’accordo introduce, inoltre, nuovi interventi a favore delle famiglie degli operai agricoli, come il rimborso parziale delle spese scolastiche, ad esempio, e amplia il ‘periodo di comporto’, ossia il diritto dell’operaio agricolo a tempo indeterminato di conservare il posto di lavoro in caso di malattia – specifica Jessica Cerrato -. Le parti hanno anche concordato la costituzione di un tavolo tecnico per una completa rivisitazione del mansionario previsto dalla contrattazione collettiva agricola, così da venire incontro alle mutate esigenze delle realtà agricole”.
In provincia di Cuneo, secondo gli ultimi dati di EBAT FAVLA, l’Ente Bilaterale Agricolo Territoriale, a fine 2016 gli operai agricoli, a tempo determinato e indeterminato, erano oltre 16.300, di cui il 72% di origine straniera (comunitari ed extracomunitari). Numeri non distanti da quelli degli anni passati, nonostante la lenta e progressiva contrazione delle imprese agricole cuneesi, passate da 24.847 nel 2010 a 20.615 nel 2016 (fonte: Camera di Commercio di Cuneo).