Correva il 1957 quando Pasquale Bottero lasciava il lavoro nella vetreria di Vernante per fondare la Bottero Costruzioni Meccaniche con la collaborazione di Antonino Faccenda e introdurre le prime innovazioni nelle macchine usate per lavorare lastre di vetro. Sessant’anni dopo, la Bottero spa di Cuneo ha festeggiato la sua leadership nel mondo del vetro. Lo ha fatto oggi – sabato 21 ottobre – con un ‘Family Day’ dedicato a dipendenti, collaboratori e loro familiari. L’azienda cuneese esporta il 95% dei propri prodotti all’estero, possiede 4 stabilimenti produttivi nel mondo e grazie all’aggiudicazione di continue commesse nei settori in cui opera si prepara, entro il 2020, a superare i 200 milioni di fatturato annuo.
“Questi primi 60 anni di attività hanno reso Bottero l’unica azienda al mondo a fornire una gamma completa di soluzioni per tutti i settori della produzione e lavorazione del vetro (cavo e piano), realizzando sia prodotti destinati alla piccola-media impresa, sia linee di produzione per i grandi gruppi industriali internazionali – afferma Aldo Faccenda, direttore Risorse Umane Bottero spa -. Con sessant’anni di esperienza, la nostra multinazionale riveste il ruolo di protagonista nella produzione di macchine e impianti per la lavorazione del vetro, offrendo prodotti affidabili, innovativi e tecnologici e massima attenzione alle esigenze dei suoi clienti. Sono qualità che continuano a permettere all’azienda di aggiudicarsi nuove commesse chiave per la produzione di linee sofisticate destinate a gruppi leader mondiali nella produzione del vetro”.
Ne sono esempio le recenti acquisizioni di tre nuovi ordini nel settore degli impianti per il vetro laminato: due linee per il gruppo statunitense Guardian per i suoi stabilimenti presenti in Ungheria e Thailandia e una linea per Saint Gobain per una sede tedesca del gruppo industriale francese. Valore totale delle tre commesse: oltre 10 milioni di euro.
“La commessa per Saint Gobain, in Germania, è la terza aggiudicatasi quest’anno da Bottero con il gruppo francese dopo due linee float, una in India e una in Polonia – spiega Marco Giraudo, direttore commerciale divisione Engineering di Bottero spa -. È una linea altamente innovativa che produce grandi lastre da 6 per 3,21 metri ogni 45 secondi con spessori del vetro che in uscita vanno da 4 a 30 millimetri. Altra peculiarità – prosegue Giraudo – è che le funzioni dell’impianto sono tutte automatiche: all’operatore di linea è affidato solo il compito di supervisione del processo”. La consegna della linea è prevista per febbraio 2018.
“Duratura è anche la cooperazione tra Bottero e il gruppo Guardian: nello stabilimento thailandese è già presente una linea di produzione di vetro float ‘made in Bottero’, a cui si aggiungerà un nuovo impianto sempre di vetro laminato. Il gruppo ha inoltre deciso di investire anche in Ungheria, commissionando a Bottero una linea caratterizzata da un elevato livello di tecnologia, sempre più necessario nell’era di Industria 4.0. Le due linee hanno caratteristiche simili a quella realizzata per la Saint Gobain e la loro consegna è prevista nei primi mesi del 2018”.
“Bottero ha dato inizio ad un percorso di crescita che punta ad un obiettivo ben preciso – concludono dall’azienda -: raggiungere quota 200 milioni di fatturato entro la fine del decennio. Per tagliare questo traguardo occorrerà sfruttare al meglio le sinergie tra le varie divisioni che rappresentano i pilastri del successo di Bottero, ovvero le macchine standard e speciali per il vetro piano e le soluzioni per il vetro cavo”.