“Un regolamento che presenta moltissime ombre e che rischia di annacquare la qualità della produzione agricola biologica italiana ed europea”. È questo il commento di Confagricoltura al nuovo regolamento Ue sull’agricoltura biologica approvato nel mese di aprile e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. Il nuovo testo sulla spinta dei Paesi del nord Europa permette di coltivare i prodotti bio anche senza seminarli su terra, perdendo così la naturale difesa della biodiversità, uno dei cardini dell’agricoltura biologica.
“Altrettanto grave – aggiunge Confagricoltura – è consentire, senza alcun rispetto per il consumatore e il produttore, di vendere prodotti biologici contaminati accidentalmente da pesticidi. Si tratta di concessioni che danneggiano i consumatori, ma anche gli agricoltori che saranno costretti a dover applicare i disciplinari privati della distribuzione e della trasformazione, oltre alle disposizioni del regolamento”.
Per questo l’Organizzazione chiede al Governo di intensificare il sistema dei controlli che, pur essendo efficiente e sicuro, dovrà adeguarsi ai nuovi volumi di produzione. E di attivarsi per costruire un marchio nazionale dell’agricoltura biologica – che esiste già in altri Paesi europei – sfruttando la possibilità, certamente positiva, introdotta dal regolamento, di conoscere l’origine delle materie prime del prodotto in etichetta. Un modo concreto per sostenere la filiera nazionale da sempre impegnata a mantenere la produzione a livelli di alta qualità, aiutando i consumatori a fare scelte consapevoli.
A tal proposito Confagricoltura informa che sono già in corso contatti con l’associazione degli organismi di controllo per ottimizzare il sistema.