Sabato 29 ottobre dalle ore 15, presso la Sala Ghislieri di Mondovì Piazza, in provincia di Cuneo, si terrà la consegna dei Premi Internazionali Res Publica, attribuiti a singoli e associazioni che si prodigano a favore del bene comune e del senso civico. Per il 2022 la giuria internazionale ha scelto quattro comparti: “Giornalismo investigativo”, “Assistenza ai rifugiati”, “Finanza etica”, “Sport come salute”. Il premio della prima sezione è assegnato al Consorzio Internazionale dei Giornalisti Investigativi (CIGI), con sede a Washington, DC: presenzia il direttore Gerard Ryle. Per la seconda sezione il riconoscimento va alla Caritas polacca, a Varsavia: presenzia il direttore, padre Marcin Iżycki. Il terzo premio è conferito al Fondo Etica SGR, a Milano, nella persona del direttore generale Luca Mattiazzi. Duplice riconoscimento per il comparto “Sport come salute”: un premio è assegnato alla Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali (Fispes) nella persona del presidente Sandrino Porru, un altro va alle campionesse paralimpiche Martina Caironi, Monica Contrafatto e Ambra Sabatini. Il Premio Res Publica consiste in una scultura bronzea di Riccardo Cordero conferita ad ogni premiato. È possibile assistere alla cerimonia liberamente di persona, oppure tramite web collegandosi al sito www.premiorespublica.it.
“Quest’anno, grazie a una vasta partecipazione di pubblico con consigli, proposte e idee, la giuria nel proprio lavoro di selezione si è orientata su quattro premiati di straordinario talento – dichiara Antonio Maria Costa, tra gli ideatori del Premio -. I premiati 2022 sono personaggi e istituzioni che si prodigano a favore della libera informazione; della protezione del prossimo nell’interesse dell’intera società; nel riconoscere il credito come un diritto e l’onesta intermediazione finanziaria come un dovere; senza scordare chi eccelle in volontà psico-fisica, esempio di responsabilità verso se stessi e gli altri. Sono così stati scelti il CIGI, che con un acuto senso di responsabilità dimostra impegno nella ricerca e disseminazione dell’informazione anche quando quest’ultima è scaltramente celata e rivelarla è rischioso. Caritas Polonia, per il suo ammirevole sforzo di promuovere lo sviluppo umano integrale, affinché le persone svantaggiate, nazionali e da oltre confine, siano libere di prosperare e vivere in pace e dignità. E poi i vincitori italiani: la Fispes, che dimostra che nessun limite è insuperabile, e che lo sport può cambiare la società; le atlete paralimpiche, emblema di come lo sport stesso sia elemento essenziale per ottenere il meglio da se stessi, favorendo partecipazione e inclusione sociale. Infine il Fondo Etica SGR, che la giuria ha apprezzato per finalità e modalità operative ispirate ai più sani principi della finanza etica”.
La cerimonia di consegna del Premio Res Publica sarà introdotta dal prof. Aldo Mola, storico e saggista, a colloquio con l’artista Riccardo Cordero, autore della scultura Premio Res Publica, sul tema “L’arte come ispirazione al senso civico”. A seguire, due padrini consegneranno il trofeo a ciascun premiato e leggeranno le motivazioni redatte dalla giuria internazionale che l’attribuisce. Alcuni video illustreranno l’attività portata avanti da ciascun laureato al premio, il/la quale è invitato a esporre le motivazioni personali che hanno indotto comportamenti tanto insigni. Parte importante dell’evento sarà il concerto della giovane arpista Maria Josè Borello. Oltre alle autorità civili e militari, e ai rappresentanti di categoria, parteciperanno all’evento molti giovani, il cui coinvolgimento nel progetto res publica è considerato materia di apprendimento dell’educazione civica. Presentano Diego Fabbri e Giorgia Vicari.
“Ambrogio Lorenzetti, nell’affresco del 1338 che abbiamo attualizzato nell’identità del Premio, mostra i benefici della buona gestione della res publica e il vantaggio di proteggere il bene comune, una preoccupazione particolare oggi, a seguito soprattutto della pandemia – conclude Antonio Maria Costa -. La storia insegna che tanto maggiore è l’impegno comune, tanto meglio la società si confronta con le dislocazioni che accompagnano drammi sociali. Per questo dobbiamo reagire. Insieme”.