“Continuiamo a essere vigili e a non arretrare di un centimetro circa le nostre richieste alla Regione sul Psr, ossia: negoziazione con Bruxelles per riallocare le risorse del Piano di Sviluppo Rurale e far accedere a finanziamento tutte le domande di insediamento giovani e miglioramento aziendale presentate, ulteriore scorrimento delle graduatorie dei bandi sul miglioramento aziendale, linee guida chiare e univoche per tutte le province nella presa in carico e gestione delle domande e una maggior collaborazione con le imprese agricole, usando ‘l’istanza di rigetto’ solo in casi particolari”. Il presidente di Confagricoltura Cuneo, Enrico Allasia, a distanza ormai di oltre venti giorni dalla manifestazione di protesta a Torino, davanti al palazzo della Regione, ribadisce l’impegno dell’associazione affinché i molti problemi irrisolti del Piano di Sviluppo Rurale del Piemonte vengano affrontati in modo costruttivo per lo sviluppo del settore.
“Purtroppo ad oggi abbiamo ricevuto solo molte rassicurazioni, promesse e parole, ma di fatti concreti neppure l’ombra e la situazione non è migliorata – prosegue Allasia –. La Regione Piemonte può e deve osare di più, altrimenti di questo passo saremo costretti ad altre azioni e iniziative per tutelare gli interessi non solo dei nostri associati, ma di tutto il settore che da questo Piano attualmente non ha avuto alcun vantaggio in termini di sviluppo e prospettiva”.
La richiesta dell’associazione non è di aumentare il plafond totale, ma di rimodularlo sulle misure che interessano di più le aziende, come la misura che riconosce un’indennità al primo insediamento dei giovani agricoltori e quella sul riammodernamento e rinnovamento delle strutture. Ne hanno fortemente bisogno infatti le circa 50mila imprese agricole piemontesi (il 30% sono in provincia di Cuneo) che necessitano soprattutto di rassicurazioni per il ricambio generazionale, adesso fermo al palo.