Al termine dell’evento “Caluma el vache” della Confagricoltura di Cuneo ad Elva è stato consegnato il premio “Cioca d’or” all’allevatore Luciano Lando, per la sua dedizione all’allevamento e alla montagna, e per essere sempre stato considerato un punto di riferimento per gli altri malgari per il suo carattere equilibrato e conciliatorio. Ecco una breve scheda biografica del premiato.
Luciano Lando nasce il 4 febbraio 1939 a Prazzo, dove cresce insieme al papà Filippo e alla mamma Clara in una baita in località Campiglione di Prazzo. La famiglia affronta in quegli anni le difficoltà dell’agricoltura in montagna del Dopoguerra, dedicandosi all’allevamento di poche mucche e qualche pecora e alla coltivazione di segale e patate. Per non pesare sulla famiglia e offrire un sostegno economico, Luciano già in giovane età inizia a lavorare nei mesi invernali in Francia, andando a tosare le pecore in diverse cascine.
Nel 1966 sposa Costanza Balma e dal loro matrimonio nascono Giovanni nel 1971 e Andrea nel 1973. In quegli anni Luciano inizia l’attività di malgaro, portando in inverno la sua piccola mandria in vari cascinali della pianura cuneese, stipulando i primi contratti di margaria. Sono anni di intenso lavoro e sacrifici, grazie ai quali riesce ad ingrandire la mandria e ad acquistare nel 1975 un piccolo cascinale a Castelletto di Busca. Dieci anni dopo, nel 1985, comprerà una cascina più grande a Caraglio, in frazione Palazzasso, dove poter ricoverare le mucche. Intanto, anche sulla montagna di Prazzo continua ad affittare ed acquistare pascoli, facendo crescere la sua mandria.
Nel 2000 il figlio Andrea si insedia in azienda, ma Luciano continua ad essere il pilastro della famiglia e dell’attività lavorativa, mentre l’altro figlio Giovanni intraprende la carriera del casaro. La tradizione di famiglia continua così a vivere, portata avanti con passione ed entusiasmo da Andrea e dai suoi figli, Cristian e Francesco, che già seguono il papà e il nonno nell’allevamento.
Quella guidata da Andrea, insieme a sua moglie Sabina, a papà Luciano e a mamma Costanza, oggi è un’azienda attiva e in costante espansione, che conta 200 capi di razza piemontese e 150 ettari di alpeggio a Prazzo, in località Campiglione, dove si producono pregiati formaggi.