Centinaia di cuneesi hanno preso parte nel corso dell’ultimo fine settimana – sabato 23 e domenica 24 settembre – all’evento sulla sicurezza stradale ‘Portiere aperte’ organizzato dall’Automobile Club Cuneo per sensibilizzare automobilisti e non solo sul corretto modo di comportarsi quando si è alla guida di un’automobile o quando si è vittime di incidenti stradali. La manifestazione, svoltasi con il patrocinio della Città di Cuneo e grazie alla preziosa collaborazione della Croce Rossa Italiana – comitato di Cuneo Onlus, dei Vigili del Fuoco e di tutti i soggetti pubblici e privati che hanno contribuito al suo successo, si è contraddistinta per l’elevato numero di persone che ha provato il simulatore di impatto con annesso simulatore di ribaltamento installati per due giorni negli spazi antistanti la sede dell’Automobile Club Cuneo, in piazza Europa. I cittadini hanno così potuto vivere in prima persona cosa significa impattare contro un altro veicolo o ritrovarsi a ‘testa in giù’ a seguito del rovesciamento della propria autovettura, apprendendo semplici ma basilari consigli per uscire dalle situazioni più estreme.
“Sono state due giornate molto partecipate – afferma il direttore dell’Automobile Club Cuneo, Giuseppe De Masi -. C’è stata un’ottima adesione da parte degli addetti ai lavori quali commissari di percorso, piloti, personale addetto alla sicurezza in eventi sportivi, ma anche la cittadinanza, con la presenza di tanti bambini e ragazzi, ha risposto positivamente al nostro invito. Durante la due giorni sono state fornite tantissime informazioni, dal corretto utilizzo dei mezzi di ritenuta per i bambini o delle cinture di sicurezza e sono state date preziose informazioni su quelle manovre che bisogna effettuare e che i soccorritori devono saper compiere per estrarre dall’auto una persona rimasta bloccata”.
Un evento utile anche tenendo conto delle statistiche: da gennaio 40 persone hanno perso la vita sulle strade del Cuneese. Il numero di decessi ha già superato quello relativo ai ‘mortali’ avvenuti in tutto il 2016 quando i casi furono in tutto 33. Un trand confermato anche a livello nazionale: stando ai numeri registrati da inizio 2017 il numero dei morti è in aumento rispetto allo stesso periodo del 2016. “Dalle analisi dell’osservatorio della sicurezza stradale è emerso che la maggior parte dei sinistri avviene per fuoriuscita autonoma dei veicoli dalla sede stradale, in condizioni stradali pressoché normali – aggiunge il direttore De Masi -. Questo deve far riflettere sul fatto che la distrazione è una delle prime cause di incidentalità insieme al non corretto utilizzo dei cellulari alla guida. Occorre dunque agire sulla testa delle persone, per cambiarne la mentalità. Crediamo che manifestazioni come quella promossa vadano proprio in questa direzione”.
Rilevazioni effettuate sempre da Polizia stradale e Carabinieri dicono anche come sulle autostrade, sempre da gennaio a settembre, la situazione sia pressoché invariata rispetto al 2016: “C’è dunque da pensare che l’emergenza sia nelle città e sulle strade extraurbane – conclude il direttore dell’Automobile Club Cuneo -. A volte la sola teoria non è sufficiente a dimostrare quanto possano essere importanti le cinture di sicurezza in auto, soprattutto nei centri abitati. Da nord a sud è provato come nei sedili posteriori vi sia un loro scarso utilizzo e come pochi automobilisti siano dotati del tradizionale ‘taglia-cinture’, l’attrezzo simile ad un taglierino in grado però di strappare la cintura quando si resta bloccati nell’abitacolo”. Dopo l’appuntamento con la cittadinanza, con l’arrivo dell’autunno, l’Automobile Club Cuneo riprenderà anche nelle scuole elementari, medie e superiori del Cuneese il proprio tour dedicato alla sicurezza stradale.