Confagricoltura Cuneo lancia la sfida di un Psr del Nord ai nuovi vertici della Regione e chiede la convocazione degli Stati Generali dell’agricoltura piemontese
“L’efficienza e la qualità della nostra agricoltura vanno pagate – ha sottolineato Alberto Cirio –. L’industria deve riconoscere il giusto prezzo per il lavoro svolto dall’agricoltura, che dal canto suo, però, deve continuare a investire in qualità e migliorare nella promozione. Possiamo avere i prodotti migliori del mondo ma vanno fatti conoscere. Noi ci impegneremo per avere più fondi dall’Europa e per alleggerire la burocrazia della macchina regionale con bandi più snelli e veloci, dopo esserci confrontati con voi”. “È la prima assemblea a cui partecipo in veste istituzionale e sono orgoglioso di essere qui – ha dichiarato Marco Protopapa all’assemblea –. Il mio impegno parte proprio dal conoscere una realtà molto importante come la vostra. Mi piace la sintesi e la sostanza per cui non voglio perdere tempo e iniziare da subito a concretizzare la semplificazione di cui il settore ha bisogno. Non possiamo permetterci di rallentare, se intendiamo aiutare la competitività delle grandi e delle piccole aziende. Tra le prime misure ci sarà l’approvazione del calendario venatorio”. “Conosco bene i meccanismi dell’agricoltura e la sanità, delega che mi compete, si interseca con le dinamiche del settore primario nei temi della tutela degli alimenti e della sicurezza – ha aggiunto Luigi Icardi – Noi agiremo da squadra e abbiamo già deciso di istituire un tavolo congiunto con tutte gli attori della filiera agroalimentare per semplificare le norme e valorizzare le eccellenze di cui è ricco il nostro territorio”.
Le aziende agricole sono in calo ma hanno una capacità imprenditoriale più elevata rispetto al passato. In provincia di Cuneo il settore vale il 4,7% del Pil (contro l’1,6 regionale) e nell’ultimo anno ha fatto registrare assunzioni in aumento del 12,7%. “Purtroppo però ci sono criticità nelle filiere, come nella frutta – ha rimarcato Allasia –: competiamo con Paesi che hanno regole e costi di produzione diversi, va rivisto l’equilibrio lungo tutta la filiera, invitando a consumare prodotti del territorio. Crisi come quelle dei seminativi, poi, vanno affrontate facendo rientrare il prodotto locale all’interno delle nostre filiere di eccellenza, dando valore aggiunto ai prodotti. Alla Regione chiediamo maggiore attenzione ai giovani nella prossima programmazione del Psr e di ripristinare il tavolo del Moscato”.
Dopo gli interventi degli onorevoli Giorgio Bergesio e Mino Taricco e di Luca Brondelli di Brondello, presidente di Confagricoltura Alessandria e membro di Giunta nazionale di Confagricoltura, che ha annunciato l’imminente richiesta alla Regione della convocazione degli Stati Generali dell’agricoltura piemontese, il direttore provinciale di Confagricoltura Cuneo, Roberto Abellonio, ha concluso rimarcando la crescita dell’organizzazione negli ultimi 12 mesi: “Abbiamo approvato un bilancio solido che ci permette di proseguire con il nostro piano di sviluppo sul territorio, investendo sul personale e sulla formazione e potenziando le sedi e i sevizi alle aziende. Oggi la nostra associazione conta 4mila associati, con aziende capaci di generare oltre 300mila giornate lavorative. È da loro che giungono gli stimoli a fare sempre meglio”. L’assemblea si è conclusa con la tradizionale consegna delle onorificenze “Aratro d’oro”, che ha preceduto la cena sociale e un momento danzante.
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