Un gesto simbolico e un impegno concreto. Sono state queste le due componenti che hanno caratterizzato l’incontro svoltosi questa mattina – sabato 17 ottobre, ndr – tra una rappresentanza di Confcommercio imprese per l’Italia della provincia di Cuneo e Cristina Astegiano, titolare di Cristina Fiori a Limone Piemonte, il negozio del centro abitato rimasto più duramente colpito dall’inaspettata e violentissima alluvione che si è abbattuta in valle Vermenagna e in tante altre valli della provincia di Cuneo all’inizio di ottobre. La delegazione, guidata dal presidente di Confcommercio imprese per l’Italia della provincia di Cuneo Luca Chiapella, prima ha fatto sentire all’associata tutta la vicinanza umana e la solidarietà professionale, quindi le ha consegnato un assegno da 1.500 euro come contributo concreto per non arrendersi e ripartire, coraggiosamente e nonostante tutto. Un gesto analogo è avvenuto nella stessa giornata, poche ore dopo, a Garessio, in val Tanaro. Entrambi i contributi fanno parte dei 22.500 euro che Confcommercio provinciale ha deciso di stanziare subito a favore delle 15 aziende associate rimaste più gravemente danneggiate.
Ad accompagnare il presidente provinciale Luca Chiapella da “Cristina Fiori” c’erano anche il sindaco di Limone Piemonte Massimo Riberi, la delegata di zona di Confcommercio Ivana Bottero, il presidente di Cônitours Giuseppe Carlevaris, il segretario generale di Confcommercio imprese per l’Italia della provincia di Cuneo Marco Manfrinato e il Presidente di Ascom Saluzzo Danilo Rinaudo, anche in rappresentanza di Is.Com. Srl, la società di servizi di Confcommercio operante a Cuneo, Carrù, Ceva, Mondovì e Saluzzo tramite la quale Confcommercio ha erogato i contributi.
Cristina Astegiano ha accolto la delegazione sulla porta del negozio, ancora divelta dopo la furia del Vermenagna, interrompendo la preparazione degli addobbi floreali per un matrimonio. Ancora visibilmente scossa dal ricordo dell’alluvione, ha raccontato con emozione la terribile esperienza vissuta nella notte del 2 ottobre, quando il Vermenagna straripando su due fronti, ha sventrato con dei tronchi di legno la vetrina del negozio e abbattuto le mura del magazzino sotterraneo. All’interno del negozio, dove il fango aveva raggiunto un’altezza di 63 centimetri, solo i fiori sono tornati a coprire lo scempio dell’alluvione, mentre gli arredi sono del tutto scomparsi e le mura ne portano ancora i segni tangibili. Cristina racconta che se il negozio ha potuto riaprire è stato solo grazie ai tanti volontari, tra cui molti clienti, che sono venuti a pulire e sistemare. All’esterno, lungo la vetrina, non sono ancora stati tolti i sacchi di juta forniti dalla Protezione Civile per contenere l’acqua.
“Si dice che l’unione faccia la forza, anche per questo siamo voluti venire qui in tanti, per infondere speranza e coraggio a Cristina, una delle tante associate rimasta vittima di questa terribile alluvione – commenta il presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia della provincia di Cuneo, Luca Chiapella -. Ascoltando il racconto del tragico evento e osservando in silenzio i terribili effetti prodotti nel negozio di Cristina così come in tutto il Comune, ci siamo accorti che le immagini divulgate dai media, per quanto veritiere, non sono sufficienti a descrivere quello che è successo in valle Vermenagna come nella vicina valle Gesso e in molte altre valli del Monregalese. Non mi stanco di ripetere che oggi più che mai #CONFCOMMERCIOCÈ non è solo un hashtag, ma un’azione tangibile e costante, una presenza attiva e solidale nei confronti di tutti gli associati”.