Una sala Ferrero gremita ha decretato il successo del seminario “Industria 4.0. Strumenti e opportunità per la digitalizzazione dei processi produttivi – Presentazione del Digital Innovation Hub Piemonte” svoltosi lunedì 16 ottobre in Confindustria Cuneo. Un “tutto esaurito” che ha sancito l’interesse delle aziende della provincia di Cuneo per le ampie opportunità offerte dalla trasformazione digitale, ben illustrate dal pool di esperti succedutisi nel corso dell’incontro. I numeri d’altro canto parlano chiaro: lo sportello Industria 4.0 attivato da Confindustria Cuneo ha già avuto 140 contatti da parte delle aziende e un centinaio di queste hanno inviato la documentazione da verificare per valutare richieste di investimenti pari ad oltre 70 milioni di euro.
“Industria 4.0 non è solo una questione tecnologica: è anche una questione culturale – ha esordito il presidente di Confindustria Cuneo, Mauro Gola -. È un piano che illustra con chiarezza le direttrici dell’industria di domani a cui tutti dovremo contribuire. Come associazione crediamo nelle opportunità di Industria 4.0. Non a caso abbiamo attivato uno Sportello per fornire consulenze fiscali e valutare l’ammissibilità degli interventi e abbiamo contribuito alla costituzione del Digital Innovation Hub Piemonte, servizio a forte valore aggiunto per le nostre territoriali che completa il quadro dei servizi a vantaggio degli associati con la missione di favorire il trasferimento tecnologico verso le imprese”. Al presidente Gola ha fatto eco il direttore Giuliana Cirio: “Industria 4.0 non è solo automazione: è una trasformazione generale del processo produttivo che si porterà dietro una rivisitazione completa del mondo del lavoro, che deve diventare lavoro 4.0. Cambierà il rapporto tra datore di lavoro e lavoratore e si modificheranno la contrattazione collettiva, i vincoli e gli orari di lavoro, destinati a divenire sempre più flessibili”. Il direttore ha poi illustrato il progetto di Confindustria Cuneo, sostenuto dalla Fondazione Crc, pensato per fornire alle aziende le competenze necessarie per implementare Industria 4.0. “Organizzeremo incontri tecnologici rivolti ad aziende, studenti e professionisti che si svolgeranno nei centri di ricerca delle nostre imprese. Andremo anche nelle scuole, perchè solo ‘forgiando’ adeguatamente i profili di preparazione degli studenti si potranno creare i futuri operai specializzati, tecnici e ingegneri in grado di far funzionare le tecnologie”. Il seminario è quindi entrato nel vivo con la presentazione, da parte di Franco Deregibus (responsabile Digital Innovation Hub Piemonte), del Digital Innovation Hub Piemonte, il primo DIH costituitosi a livello nazionale, soggetto previsto dal Piano Nazionale Industria 4.0 che ha il compito di mettere in contatto le imprese con i Centri di competenza territoriale della Regione. Nella sua illustrazione, tesa ad evidenziare i cambiamenti a cui andranno incontro le aziende con le tecnologie legate ad Industria 4.0, l’ing. Deregibus ha illustrato le direttici chiave per favorire Industria 4.0: investimenti innovativi, competenze, tecnologie e infrastrutture abilitanti (“Oggi purtroppo la banda larga non arriva dove sono ubicate le aziende”) e strumenti pubblici di supporto. Gli interventi sono proseguiti con la relazione di Maurizio Grosso (consigliere nazionale ODCEC con delega all’Area Finanza e I.T.) che ha descritto gli incentivi e le deduzioni a vantaggio delle aziende: sono garantiti iperammortamento, superammortamento, credito d’imposta su ricerca e sviluppo, contributo Nuova Sabatini. Dopo l’illustrazione del funzionamento dello Sportello Industria 4.0 da parte del referente Industria 4.0 di Confindustria Cuneo Mauro Danna e della consulenza fiscale e tecnica per l’accesso alle agevolazioni da parte del vice direttore Valerio D’Alessandro, il seminario è volto al termine con la presentazione del segretario generale della Cciaa di Cuneo di Marco Martini relativa agli strumenti camerali a sostegno di Industria 4.0. È stata ben evidenziata l’utilità del progetto Pid (Punto impresa digitale) che permette una diffusione della cultura digitale nelle imprese facendo leva sulla collaborazione con le associazioni di categoria e gli ordini professionali. Ha chiuso l’incontro Diego Bergamaschi (Ubi Banca) che, tra le altre cose, ha descritto il Protocollo d’Intesa tra Confindustria e Ubi Banca a supporto delle imprese impegnate in processi di innovazione e trasformazione digitale per promuoverne la crescita dimensionale e l’accesso ai mercati dei capitali.