Ventimila aziende in provincia di Cuneo lavorano senza sosta in questi giorni. Sono le imprese del settore agricolo, che nonostante l’emergenza Coronavirus, operano a pieno ritmo, rispettando rigorosamente tutti i protocolli in materia di igiene e di sicurezza sul lavoro, per contribuire a fornire cibo ai consumatori. “Rimani a casa. Ci pensiamo noi a produrre il cibo ogni giorno. Lo facciamo da sempre e per sempre”, è uno dei messaggi che la Confagricoltura di Cuneo, aderendo alla campagna nazionale, sta utilizzando sulle sue pagine social per ribadire che l’agricoltura, oggi più che mai, non può fermarsi. Parliamo di un comparto che, nella Granda, è impegnato a coltivare in modo sempre più sostenibile oltre 300 mila ettari di Superficie Agricola Utilizzata, dando lavoro ad oltre 30mila addetti.
“Gli agricoltori e soprattutto gli allevatori non si fermano mai. Gli animali – ricorda Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Cuneo e Piemonte – devono essere accuditi quotidianamente, 365 giorni all’anno, e anche in questa circostanza il mondo delle campagne continua la sua attività, con maggior impegno e attenzione, per far sì che i rifornimenti alimentari vengano sempre assicurati. Stiamo registrando difficoltà nel comparto lattiero caseario per un blocco immediato, dalla sera al mattino, degli ordinativi da parte della ristorazione collettiva, dei ristoranti e dei pubblici esercizi: con l’impegno di tutta la filiera cerchiamo di indirizzare la produzione verso altri sbocchi”.
Proprio la zootecnia rappresenta, storicamente, un pilastro dell’economia provinciale, con 5.500 allevamenti così suddivisi: 4.300 bovini, 900 suinicoli e 300 avicoli. Strutture che rispettivamente ogni anno allevano 450mila capi da carne o da latte, 900mila suini e oltre 30milioni di polli. A titolo d’esempio, si consideri che le consegne di latte nel 2019 hanno superato le 600mila tonnellate, destinate alle aziende casearie del territorio per produrre quelle eccellenze che tutto il mondo ci invidia.
“Ringraziamo con sincera ammirazione tutto il personale medico e infermieristico per l’assoluta dedizione e competenza con cui sta agendo in queste difficili settimane, non possiamo che andarne fieri – sottolinea ancora il presidente Allasia –. Allo stesso modo, gli agricoltori stanno lavorando senza interruzione e con sempre maggior impegno per garantire in modo continuativo sulle tavole degli italiani prodotti salubri e di qualità, pur tra le mille e più difficoltà di questi complicati giorni. A loro deve andare l’attenzione del mondo politico e istituzionale nazionale e regionale: numerose sono, infatti, le situazioni che creano apprensione e che abbiamo già segnalato al Governo e con una lettera alla Regione nei giorni scorsi, invitando quest’ultima a sospendere il pagamento di tutti i tributi e le tasse di propria competenza, suggerendo alle Province e le Amministrazioni locali a fare altrettanto, per dar modo alle imprese di intervenire, prioritariamente, con il pagamento dei salari e degli stipendi al personale dipendente”.
L’agricoltura, infatti, non si ferma, ma al contempo devono essere garantiti i mezzi tecnici e i servizi indispensabili per le produzioni agricole e zootecniche. È fondamentale garantire il ritiro delle materie prime, come ad esempio il latte, contrastare episodi di speculazione sui prezzi o i costi di lavorazione dei prodotti e far sì che gli assurdi blocchi imposti al nostro export possano essere quanto prima eliminati. Importante sarà anche garantire alle aziende un corretto approvvigionamento di mangimi o prodotti necessari per far sì che i cicli di allevamento possano proseguire regolarmente. Inizia ad esserci, poi, seria preoccupazione per il reperimento della manodopera necessaria a svolgere le prossime operazioni di raccolta.
Confagricoltura Cuneo, infine, si appella anche ai cittadini, già segnati dalla pesante situazione sanitaria e dalle restrizioni, dimostrando per loro pieno sostegno, ma auspicando altresì che in questo particolare momento, vogliano indirizzare le loro scelte d’acquisto verso il prodotto italiano e piemontese, per consumare specialità di alta qualità e contribuire così al sostegno di tutta la filiera produttiva, commerciale e distributiva, nell’interesse del lavoro dell’economia generale del territorio.