Esaminate da Confagricoltura le modifiche proposte al disciplinare del San Daniele
Il disciplinare di Produzione della Dop Prosciutto San Daniele risale al 2007 e le modifiche avanzate dal Consorzio toccano tra i diversi aspetti, essenzialmente tre questioni contenute nell’articolo 5 del nuovo testo, proposto sotto forma di articolato: genetica, peso medio dei capi e peso riferito alla carcassa e alle cosce e l’alimentazione. Tali modifiche, ancora allo studio, sono per alcuni versi incisive e presentano anche alcune criticità, in particolare: la soppressione del riferimento al peso medio per partita; la modifica del peso morto delle carcasse; alcune limitazioni inerenti l’uso dei lipidi nelle razioni di alimentazione con l’inserimento della regola sull’origine degli alimenti che devono provenire per il 50% della sostanza secca dalla zona di allevamento.
“Abbiamo voluto esaminare queste importanti variazioni direttamente con le nostre aziende suinicole per valutarne il possibile impatto e, soprattutto, raccogliere osservazioni e proposte da sottoporre alla nostra sede nazionale e alle istituzioni coinvolte”, ha dichiarato il presidente della sezione Roberto Barge.
“Rimane da considerare l’effetto di una modifica al disciplinare del Prosciutto di San Daniele rispetto alle regole di produzione del Prosciutto di Parma, i cui areali di produzione dei capi si sovrappongono in larga parte – ha concluso il direttore Roberto Abellonio -. In tal senso la scelta di modificare solo un disciplinare, e non entrambi, potrebbe orientare la produzione verso l’una o l’altra denominazione”.
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