Si è tenuto sabato scorso – 28 maggio, ndr – nel Salone d’Onore del Comune di Cuneo, il convegno “Codice Rosso: contrasto alla violenza domestica e di genere”, organizzato da Istituto di Psicologia Individuale (IPI), Sindacato Italiano Militari Carabinieri e Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese. La Legge 19 luglio 2019 n. 69, cosiddetta “Codice Rosso”, ha l’obiettivo di rafforzare le tutele processuali delle vittime di reati violenti, velocizzare l’instaurazione del procedimento penale e accelerare l’eventuale adozione di provvedimenti di protezione delle vittime. Il tema è stato affrontato dal punto di vista di normativo, procedurale, psicologico e sociale grazie all’intervento di relatori di alto profilo con diverse professionalità.
“Possiamo dirci pienamente soddisfatti della buona riuscita del convegno – spiega lo psicoterapeuta Gian Sandro Lerda, presidente dell’Istituto di Psicologia Individuale ‘A. Adler’ – La numerosa presenza in sala ha dimostrato quanto la materia sia di interesse e la qualità degli interventi dei relatori, coinvolti con le loro professionalità nel contrasto alla violenza domestica e di genere, ha permesso di approfondire le peculiarità del Codice Rosso sotto diversi punti di vista”.
Dopo i saluti del sindaco di Cuneo, Federico Borgna, hanno introdotti i lavori Aldo Radaelli (Segreteria Piemonte e Valle D’Aosta Sindacato Italiano Militari Carabinieri), Vincenzo Sclavo (Segretario provinciale Sindacato Autonomo Polizia di Cuneo,) Nicola Parisi (Questore di Cuneo), Claudio Massa (Presidente Ordine Avvocati di Cuneo), Giancarlo Arneodo (Presidente Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese) e Francesca Di Summa (Consigliere Ordine Psicologi Piemonte).
Il primo intervento è stato del Sostituto Procuratore della Repubblica del Tribunale di Cuneo, Carla Longo, che ha esposto le modalità di emersione delle denunce e della notizia di reato e ha parlato della collaborazione tra Procura e gli enti del territorio che assistono ad eventuali violenze, con un focus sulla tutela della persona offesa nel e dal procedimento penale. Gli avvocati Luisa Rosso e Tiziana Marraffa hanno approfondito i dettagli normativi della Legge detta Codice Rosso e, in particolare, il tema di grande complessità della violenza intrafamiliare e affettiva e quello dell’ammissione al patrocinio gratuito. Il professore Lino G. Grandi, analista didatta ufficiale e direttore generale Scuola Adleriana di Psicoterapia, è intervenuto sugli aspetti psicologici, in particolare dal punto di vista culturale, e sulle radici antichissime del fenomeno della violenza. Dopo alcune domande da parte del pubblico, l’Ispettore Capo Squadra Mobile Questura di Cuneo, Mariella Faraco, ha presentato gli strumenti preventivi messi a disposizione dalla legge per le vittime della violenza domestica. A conclusione del convegno, Serena Marro e Cristina Duranda, assistenti sociali del Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese, hanno raccontato l’esperienza de “Il centro anti-violenza 10/A: una realtà a sostegno e tutela delle donne vittime di violenza”. I partecipanti al convegno hanno anche potuto visitare la mostra-installazione, allestita per l’occasione, dal titolo “Com’eri vestita? Rispondono le sopravvissute alla violenza sessuale”, che espone alcuni abiti che rappresentano simbolicamente quelli indossati durante la violenza, accompagnati da brevi suggestioni che le donne hanno voluto condividere, raccontando alcuni elementi della loro esperienza.