Due dei soggetti principali e più ricorrenti nelle fotografie di Doisneau, ossia i bambini e la vita di strada, saranno al centro dei prossimi nuovi appuntamenti del Public Program che accompagna la mostra “Robert Doisneau. Trame di vita” al Filatoio di Caraglio. Il primo, dal titolo “Doisneau e il mondo poetico dell’infanzia”, avrà luogo venerdì 6 dicembre alle 18 presso l’ex setificio di Caraglio, mentre il secondo “Festina lente. Musica e storie di strada” si svolgerà sabato 21 dicembre alle 18, sempre nella stessa sede. Il calendario di iniziative aperte al pubblico, è organizzato da Fondazione Artea in collaborazione con Alliance Française di Cuneo, e con la partecipazione di La Fabbrica dei Suoni.
Durante l’incontro del 6 dicembre Chiara Ramero, maître de conférences Université Grenoble-Alpes, specializzata sulla letteratura per ragazzi, approfondirà in che modo i bambini, tra i principali interpreti dell’ottimismo e della positività della fotografia umanista, hanno caratterizzato nel profondo e in maniera superba anche il lavoro di Doisneau. Ritraendoli per lo più in strada mentre giocano e fanno marachelle, il fotografo francese non ne sminuisce le attività, le tratta anzi con il massimo rispetto, raccontando attraverso i gesti dei più piccoli un importante spaccato di vita urbana.
Protagonisti dell’appuntamento del 21 dicembre, invece, saranno Sara Cesano e Sergio Pozzi del Duo Sciapò, che con voce, violino e chitarra faranno rivivere, in musica e canti, i ricordi delle persone incontrate dal grande maestro francese durante il suo lavoro, andando così oltre lo scatto. “Il meraviglioso è nelle strade e bisogna saperlo vedere”. Per Robert Doisneau il fotografo di strada deve essere invisibile ma attento, paziente e rapido, con l’occhio allenato a cogliere l’essenza autentica dei momenti senza mai forzarli. Anche la musica è un’arte di strada che colleziona storie sulla via: meno discreta di uno scatto fotografico e senza camera oscura, è un’istantanea che chiama l’incontro e lo scambio.
L’ingresso ad entrambi gli incontri è gratuito e libero. I posti sono limitati, si consiglia la prenotazione scrivendo a info@fondazioneartea.org oppure registrandosi su Eventbrite: https://www.eventbrite.it/o/fondazione-artea-18098925798. Per ulteriori informazioni, www.fondazioneartea.org.
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Qui di seguito, il calendario completo dei prossimi appuntamenti pubblici che si svolgeranno tutti al Filatoio di Caraglio, ad ingresso libero e gratuito.
ROBERT DOISNEAU. Trame di vita | Public Program
Venerdì 10 gennaio 2025 – ore 18:00
Doisneau e Il mondo del lavoro
Se c’è una parte dell’opera di Robert Doisneau che non è quasi più necessario presentare, ce n’è un’altra meno conosciuta: quella degli anni prima e subito dopo la guerra, durante i quali Doisneau lavorò come fotografo per la Renault prima di diventare freelance e collaborare con prestigiose riviste politicamente impegnate. La conferenza approfondirà tre aspetti del mondo del lavoro attraverso tre reportage da lui realizzati presso le fabbriche Renault, le miniere di Lens e la fabbrica di Aubusson: soggetti dai quali già si percepisce la profonda umanità degli scatti più famosi del fotografo.
Relatore: Gabriel Bauret, curatore della mostra
Venerdì 24 gennaio 2025 – ore 18:00
FOTOGRAMMI DI GUERRA
Le immagini catturate dall’obiettivo di Doisneau durante l’occupazione tedesca, raccontano la fame e la paura, il coraggio e la capacità di resistere e si trasformano in un racconto collettivo e condiviso che si fa memoria di tempi tragici attraverso le parole e la musica.
Repertorio: brani della resistenza con Maria Teresa Milano (divulgatrice) e Luca Pellegrino (polistrumentista).
Venerdì 31 gennaio 2025 – ore 18:00
AUBUSSON 1945: ROBERT DOISNEAU, JEAN LURÇAT E LA RINASCITA DELL’ARAZZO
Nel marzo 1946 la rivista Le Point dedica un numero a “Aubusson e la Rinascita dell’arazzo”. Le fotografie che accompagnano il servizio sono stata realizzate l’anno prima da Robert Doisneau e rappresentano gli artigiani di Aubusson e il pittore di cartoni Jean Lurçat al lavoro. Nel dopoguerra, Aubusson vive un momento particolarmente fortunato, rilanciato da mostre e giornali, la Rinascita dell’arazzo. Traendo ispirazione dai modelli medievali, il movimento intende liberare l’arazzo moderno dalla semplice copia della pittura, procedimento largamente diffuso nel secolo precedente. Jean Lurçat è allo stesso tempo il principale testimone e innovatore di una tendenza che nasce ben prima del suo arrivo ad Aubusson nel 1937.
Relatore: Alice Bernadac, dall’ottobre 2020 conservatrice della Cité internationale de la tapisserie a Aubusson dove è responsabile della direzione dei progetti scientifici e della gestione delle collezioni. Antropologa di formazione, è laureata all’École du Louvre e all’Ecole Pratique des Hautes Etudes.
Venerdì 7 febbraio 2025 – ore 18:00
Laboratorio di fotografia consapevole
Analisi delle tecniche fotografiche utilizzate da Robert Doisneau con successivo confronto diretto con le opere esposte per individuare le varie applicazioni. Si invitano quindi i partecipanti a utilizzare il proprio smartphone per una pratica in loco dei principi tecnici individuati.
A cura di: Alice Gallouin, specialista della valorizzazione del patrimonio culturale con l’utilizzo delle nuove tecnologie.
Venerdì 21 febbraio 2025 – ore 18:00
ANCORA UN VALZER!
I volti, i sorrisi e i corpi in movimento ritratti da Doisneau nel dopoguerra disegnano una danza leggera, che dice la gioia di aver ritrovato la vita e il desiderio di fare ancora festa insieme, con i racconti e le canzoni custoditi nel prezioso scrigno della cultura popolare.
Repertorio: brani di musica popolare da festa, tratti dal repertorio francese ed italiano con Maria Teresa Milano (divulgatrice) e Luca Pellegrino (polistrumentista).
Info: www.fondazioneartea.org | info@fondazioneartea.org