“Il nostro incontro con il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e con gli assessori regionali Luigi Genesio Icardi e Maurizio Marrone è stato cordiale e costruttivo. Si sono approfonditi alcuni punti critici, per i quali abbiamo chiesto interventi concreti e rapidi a supporto dell’intero sistema delle RSA. È stato un momento di confronto utile per condividere dati, a volte discordanti, sui quali il presidente si è dato disponibile a mettere in atto meccanismi di trasparenza e condivisione che permettano a tutto il sistema delle RSA di poter fare programmazioni e pianificazioni”. Questa, in sintesi, la posizione unanime della delegazione dell’Associazione provinciale cuneese Case di riposo pubbliche e private, dei rappresentanti della diocesi di Pinerolo e della Diaconia Valdese dopo il summit con i vertici della Regione sulla crisi della case di riposo svoltosi giovedì scorso 9 giugno presso il Vescovado di Alba, a cui ha preso parte anche Mons. Marco Brunetti in rappresentanza dei Vescovi del Piemonte.
Nell’occasione, sono state consegnate al Presidente Cirio una lettera sottoscritta dai Vescovi del Piemonte e un’altra firmata da 45 Sindaci della Provincia di Cuneo, contenente le richieste alla Regione di intervenire a supporto delle RSA piemontesi condivise nel corso dei tre incontri con le amministrazioni comunali svoltisi a Cuneo, Alba e Pinerolo il 30 e 31 maggio. Contestualmente sono state consegnate anche 52 lettere sottoscritte dai direttori delle RSA Cuneesi, che richiedono alla Regione Piemonte di intervenire sulla problematica della carenza degli infermieri.
“Nel corso del confronto si è trattato il tema dell’adeguamento Istat, che il presidente e gli assessori si sono impegnati a riconoscere a decorrere dal 1° gennaio 2022, con tariffe da concordare, ma in linea con le richieste avanzate dalle organizzazioni di settore-continuano i portavoce della delegazione -. In particolare, l’assessore regionale al Welfare, Maurizio Marrone, ha ribadito la disponibilità della Regione Piemonte di mettere a disposizione importanti fondi a sostegno delle RSA che ospitano anziani non in convenzione.Si è poi parlato di cifre importanti, anche se non risolutive, dell’emergenza in corso dovuta al postCovid e ai rincari energetici”.
I partecipanti hanno riflettuto sulla necessità di mettere in atto riforme dell’intero settore partendo dalla Dgr n. 45, ma anche dalla necessità di mettersi in rete tra piccole strutture. La delegazione ricevuta dal presidente e dagli assessori è stata quindi invitata a partecipare ai tavoli tecnici regionali per collaborare nella definizione di nuovi modelli e nuove riforme normative.
“Abbiamo anche ribadito l’urgenza di definire i sostegni economici al fine di permettere alle RSA di chiudere i propri bilanci imputando anche le voci sui ristori, chiedendo alla Regione di definire gli aiuti entro la fine del mese- concludono i rappresentati delle case di riposo -. Ci siamo lasciati con la disponibilità a collaborare in modo costruttivo e rapido per tenere in piedi un settore fondamentale per molte comunità locali. Sarà nostra cura sollecitare e monitorare affinché gli impegni presi si traducano in provvedimenti concreti ed efficaci, nella consapevolezza che non potranno, da soli, essere risolutivi. Occorre uno sforzo condiviso da parte di tutti. Auspichiamo, visto il clima sereno e collaborativo dell’incontro, che il tutto si risolva con il dialogo, evitando di dover intraprendere azioni più incisive”.