Mercoledì 1° luglio la Banca di Caraglio ha approvato il suo 128° bilancio nel corso dell’assemblea tenutasi presso la sede sociale di Caraglio. A seguito delle disposizioni governative a presidio del rischio di contagio da Covid-19, i soci hanno potuto partecipare ed esprimere il proprio voto per il tramite di un Rappresentante designato, nominato dalla Banca, nella società Spafid Spa.
L’assemblea ha così dato parere positivo al bilancio di esercizio 2019, espressione di una banca in salute con tutti gli indicatori positivi, come ha evidenziato il Presidente Livio Tomatis: “Tutti i valori sono in crescita, in particolare la raccolta totale che si attesta a quasi 2 miliardi di euro, mentre gli impieghi verso la clientela si sono attestati a circa 880 milioni di euro”.
Il Direttore generale Giorgio Draperis, invece, si è soffermato in particolare sul significativo rafforzamento della solidità patrimoniale: “I dati sono assolutamente rassicuranti; il Tier 1 Capital Ratio ed il Total Capital Ratio che si attestano entrambi al 13,93 per cento, anch’essi in ulteriore crescita”.
La costante attenzione alla gestione del credito, comprese le ulteriori operazioni di cessione pro-soluto di crediti eseguite nel corso dell’anno 2019, ha permesso alla Banca di attestare la quota dell’Npl ratio dal 10 al 9 per cento, con una copertura delle sofferenze al 63 per cento come conseguenza di una prudente politica di gestione.
I fondi propri si attestano a 98 milioni di euro, grazie anche alla capitalizzazione dell’utile d’esercizio pari ad oltre 1,5 milioni di euro, al netto delle imposte.
“Il momento assembleare costituisce il giorno più importante per il nostro istituto, mi auguro quindi di poter presto nuovamente incontrare i nostri 12mila Soci – ha concluso il presidente Tomatis -. Desidero infine ringraziare tutta la struttura della Banca per il profondo impegno profuso anche in questo particolare momento, a supporto della vita economica e sociale del territorio”.
Le attenzioni della banca sono in questi mesi particolarmente rivolte a dare sostegno a famiglie e imprese in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria attraverso moratorie sui mutui, finanziamenti con Garanzia Fondo Centrale e iniziative specifiche, come il plafond da 10 milioni di euro messo a disposizione dalla Banca di Caraglio per le aziende piemontesi e liguri (mutui fino a 50mila euro, a tasso zero per i primi dodici mesi) di tutti i comparti produttivi e altre ancora allo studio per i prossimi mesi.