La giuria del Premio Res Publica 2021, attribuito a coloro che prodigano capacità e risorse a favore del bene comune, ha assegnato altri tre trofei internazionali. Nell’area “Protezione civile”, il premio è assegnato congiuntamente all’Associazione Nazionale Alpini (ANA) e a un suo illustre membro, il Gen. Francesco Paolo Figliuolo, Commissario straordinario per l’emergenza Covid. L’altro riconoscimento, nel comparto “Violenza contro le donne”, va al Soccorso Violenza Sessuale e Domestica (SVSeD) di Milano. A ritirare quest’ultimo premio sarà la Prof.ssa Alessandra Kustermann, fondatrice del Centro e nota per il suo impegno per la protezione delle donne. I nuovi premi si aggiungono a quelli annunciati precedentemente, assegnati per le aree “La speranza di vivere” e “I rifugiati di guerra” rispettivamente ad Alberto Cairo, delegato del Comitato Internazionale della Croce Rossa in Afghanistan, e a Filippo Grandi, Alto Commissario ONU per i Rifugiati. La consegna dei 5 premi è in programma sabato 30 ottobre presso la Sala Ghislieri a Mondovì Piazza, in provincia di Cuneo. L’evento è preceduto da una tavola rotonda sul tema “Dall’io al noi – come il cuore dei giovani può salvare il mondo”. È possibile partecipare all’evento di persona oppure virtualmente. La presenza fisica deve essere assicurata tramite prenotazione all’indirizzo: segreteria@premiorespublica.it con ingresso soggetto a presentazione di green pass. L’evento è trasmesso in rete e visualizzabile sul sito www.premiorespublica.it.
“Con orgoglio ci apprestiamo a ospitare nuovamente a Mondovì il Premio Res Publica – afferma il sindaco Paolo Adriano -. Siamo lieti di riproporlo in presenza, nella bella cornice della sala Ghislieri, dopo il difficile periodo della pandemia. Il Premio Res Publica è un lustro per la nostra città e un valore aggiunto per tutta la società civile. La cerimonia del 30 ottobre è una vetrina che fa conoscere le mirabili esperienze dei premiati. Soprattutto ispira a collaborare alla crescita della cittadinanza monregalese che, grazie al coinvolgimento dei giovani, degli imprenditori e della gente comune, è sempre più orientata secondo i principi ispiratori del Premio”.
L’Associazione Nazionale Alpini (ANA), rappresentata alla cerimonia a Mondovì dal presidente Sebastiano Favero, con i suoi infaticabili volontari e strutture specializzate, da oltre un secolo insegna il significato concreto dei concetti di bene comune e solidarietà civica. “Non c’è stato disastro naturale, in Italia come all’estero, senza l’immediata presenza dei volontari in penna nera, capaci di aiutare, salvare e recuperare”, afferma l’Ing. Favero. Infatti, anche nei momenti più difficili della pandemia, l’ANA ha mostrato rapidità ed efficacia per la salvaguardia della salute pubblica. Appunto per questo il premio 2021 per la protezione civile è assegnato congiuntamente a un illustre membro dell’ANA, il Gen. Francesco Paolo Figliuolo, Commissario straordinario per l’emergenza Covid. La carriera del Gen. Figliuolo è da sempre legata alle truppe alpine, prima come ufficiale di artiglieria da montagna nel gruppo Aosta e poi come comandante del 1° reggimento artiglieria da montagna a Fossano, vice-comandante della Taurinense e quindi suo comandante. Dal 2018, fino alla nomina nel 2021 a Commissario straordinario per l’emergenza Covid, è stato comandante logistico dell’Esercito. Anteriormente ha comandato il contingente nazionale in Afghanistan parte dell’operazione ISAF, e le Forze NATO in Kosovo. “Grazie all’impegno del Gen. Figliuolo la percentuale di popolazione vaccinata in Italia è tra le più alte al mondo”, scrive la giuria del Premio. Il Soccorso Violenza Sessuale e Domestica (SVSeD), parte del Policlinico Mangiagalli di Milano, assiste tutte le vittime, non importa il sesso o l’età. Fondato dalla Prof.ssa Alessandra Kustermann ancora oggi responsabile del SVSeD, è attivo da un quarto di secolo e riconosciuto a livello internazionale come centro di assistenza per i problemi di maltrattamento e brutalità a donne e minori. Il SVSeD è scelto dalla giuria del premio in quanto chi si rivolge ad esso trova soccorso, comprensione e aiuto, principi fondamentali della res publica, sempre. Obiettivo del Centro è offrire informazioni, accoglienza e assistenza sanitaria e medico-legale, sostegno psicologico e sociale per affrontare il trauma connesso alla violenza subita, oltre alla presa in carico sociale. Ma c’è altro: il SVSeD assiste anche le vittime a intraprendere un percorso per recuperare autostima e autonomia. “Dopo la denuncia di una violenza, dopo il supporto sanitario e psicologico, c’è la necessità di tornare a vivere come persone normali”, dice la Prof.ssa Kustermann, che parteciperà all’evento di consegna del premio. Il SVSeD, sostenuto tra gli altri dalla squadra di calcio AC Milan, aderisce al modello dei Family Justice Centers (FJC – una struttura in cui è collocato un team multidisciplinare di professionisti che lavorano insieme per fornire servizi coordinati alle vittime di violenza familiare) come primo centro italiano parte del consorzio internazionale.