L’edilizia cuneese cerca occasioni di crescita oltre i confini del deficit infrastrutturale
L’assemblea pubblica si aprirà con i saluti delle autorità presenti, a cui farà seguito la relazione del presidente di Ance Cuneo, Elena Lovera. A seguire, un breve video che raccoglie i punti di vista di alcuni imprenditori e addetti ai lavori, metterà in evidenza le diverse conseguenze negative che il cronico deficit infrastrutturale della provincia di Cuneo ha sul territorio e in particolare sulle attività imprenditoriali, in edilizia come negli altri settori. Toccherà quindi ad una tavola rotonda, a cui prenderanno parte diversi esponenti del mondo politico ai suoi vari livelli, raccogliere gli stimoli e le problematiche evidenziate dalle imprese, nel tentativo di mettere a fuoco le diverse situazioni e individuare possibili vie d’uscita. Al confronto hanno confermato la loro partecipazione l’europarlamentare Alberto Cirio, il senatore Giorgio Bergesio, l’assessore della Regione Piemonte Alberto Valmaggia e il vice presidente della Provincia di Cuneo Flavio Manavella.
“Paradossalmente nessuna attività imprenditoriale è trasversale a tutti i settori produttivi come l’edilizia – afferma Elena Lovera, presidente Ance Cuneo -. D’altra parte non è cosa nuova il fatto che le infrastrutture siano il caposaldo dello sviluppo economico di un territorio, nessuno lo sa meglio costruttori edili. Se in provincia di Cuneo non verrà attuato al più pesto un progetto infrastrutturale adeguato, serio e credibile, la conseguenza reale sarà l’isolamento”.