“L’Automobile Club Cuneo è contenta di aver preso parte a questa vera e propria festa in onore di Mauro Pregliasco. Ha lavorato ad un bel libro, un’autentica autobiografia che è anche la storia in chiaro-scuro di vicende non solo sportive, ma anche della produzione delle automobili italiane. Ricordiamo la Lancia e altre grandi marche di vetture che oggi, purtroppo, non ci sono più, ma che hanno segnato un percorso straordinario della mobilità, della passione degli italiani per l’automobile e per lo sport automobilistico, cuneese in particolare, di cui Pregliasco è stato un degno alfiere”.
Così il presidente dell’Automobile Club Cuneo, Francesco Revelli, nel corso della presentazione del libro “Pregliasco. Lo chiamavano il prete andava come un diavolo’’, dove sono state raccolte dal giornalista sportivo Carlo Cavicchi, decine di suggestive immagini inedite, raccontate dallo scrittore e divulgatore del mondo rallistico. Il volume è stato presentato nel tardo pomeriggio di venerdì 24 maggio nella sede dell’associazione culturale “Ego Bianchi”, davanti alla quale, per l’occasione, sono state parcheggiate quattro auto storiche da rally risalenti agli anni Ottanta: una Lancia Stratos, una Fulvia HF, una Turbo Delta Alfa Romeo e una Lancia Beta Coupè.
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