Sono stati più di 80 mila i visitatori delle mostre e degli eventi culturali organizzati nel corso del 2017 dalla Fondazione CRC a Cuneo, Alba e Mondovì per festeggiare i suoi primi 25 anni di attività. Un numero complessivo importante, che pone solide basi al rafforzamento nel 2018 dell’impegno istituzionale dell’ente nel settore dell’arte, delle attività e dei beni culturali tramite l’organizzazione di altri eventi che renderanno fruibile a tutti la grande arte italiana e internazionale, moderna e contemporanea.
“La scelta di celebrare i primi 25 anni della Fondazione CRC creando occasioni uniche per avvicinare al mondo dell’arte i nostri concittadini, i giovani e le scuole, è stata ampiamente premiata dal pubblico, come dimostrano i numeri raggiunti – commenta Giandomenico Genta, presidente della Fondazione CRC -. Ma non sono le cifre a spingerci a proseguire nel cammino che abbiamo intrapreso, quanto la ferma convinzione che l’impegno a promuovere la cultura in tutte le sue forme sia una scelta strategica per la crescita del territorio e di ogni persona. Mentre stiamo lavorando alla programmazione degli eventi culturali del prossimo anno, possiamo già confermare l’organizzazione a Cuneo di due grandi mostre, una che dà seguito alla positiva collaborazione già avviata nel 2017 con la Gam di Torino, l’altra che sveleremo nei primi mesi del 2018”.
Tra tutti gli eventi culturali organizzati nel 2017, ad aver fatto la parte del leone nell’accaparrarsi l’attenzione dei visitatori è stata l’esposizione della scultura dell’artista italo-senegalese Maïmouna (Patrizia Guerresi) “Light Signs”. Sicuramente aiutata dalla facile accessibilità al grande pubblico – l’opera è ora collocata stabilmente nel cortile della Fondazione CRC in via Roma a Cuneo -, l’iniziativa inaugurale degli eventi per il 25° è stata vista da più di 55 mila persone. A seguire, con 11.700 visitatori, le due grandi opere di Enzo Cucci esposte nella Chiesa di San Giuseppe ad Alba, che hanno potuto sfruttare la grande affluenza turistica autunnale della Langa durante la Fiera del Tartufo. 6.500 sono stati i visitatori della grande mostra sulla pop art italiana, realizzata in collaborazione con la Gam di Torino e ospitata nell’ex Chiesa di San Francesco a Cuneo: “Io non amo la natura”, che ha avuto il coraggio di proporre un genere artistico non scontato e si è svolta prevalentemente in pieno periodo estivo, è riuscita a suscitare un buon interesse da parte delle scuole, come dimostrano i quasi 950 studenti giunti in visita, e ha favorito diversi eventi collaterali, come gli aperitivi con gli artisti Piero Gilardi e Ugo Nespolo. Oltre 2.600 i visitatori della mostra-studio sul caso Manet, allestita presso Museo della Ceramica di Mondovì, che ha permesso di portare in provincia di Cuneo, per circa 50 giorni, un’opera di un artista così importante, propietà della Gam di Milano, che sta continuando ora il percorso di analisi e studio presso il Centro di Restauro “La Venaria Reale”. Infine, l’innovativo progetto espositivo su Piet Mondrian (oltre 3.100 visitatori ad oggi), che ha inaugurato lo Spazio Innov@azione della Fondazione CRC a Cuneo: la mostra rimarrà aperta fino al 1° aprile prossimo. Dulcis in fundo, il grande successo riscosso dai laboratori didattici legati alle mostre sulla pop art italiana e sul caso Manet, che hanno coinvolto complessivamente 1.000 bambini, mandando spesso e volentieri le prenotazioni in over booking.