Written by Valle Grana Villaggio Culturale

Un documentario ricorda la figura di Gianni Dematteis, “lou sèndic” di Castelmagno

Sabato 3 maggio alle ore 17 presso la sede comunale di Castelmagno a Campomolino e in replica domenica 11 maggio alle 21 presso il cinema Monviso a Cuneo. Ingressi liberi

Gianni Dematteis, a lungo sindaco di Castelmagno. Sarà il protagonsita del documentario “Gianni Dematteis – Lou Sèndic”

Sabato 3 maggio alle ore 17 presso la sede comunale di Castelmagno a Campomolino e in replica domenica 11 maggio alle 21 presso il cinema Monviso a Cuneo all’interno del programma del Festival della Montagna di Cuneo, si terrà la proiezione del documentario “Gianni Dematteis – Lou Sèndic”, realizzato da Angelo Artuffo, Elena Buonfrate e Flavio Menardi Noguera in collaborazione con il Centro Occitano di Cultura “Detto Dalmastro” e il Comune di Castelmagno. La realizzazione del documentario, incentrato sulla figura dell’ex sindaco di Castelmagno Gianni Dematteis, è parte di un incarico affidato a La Cevitou/Ecomuseo Terra del Castelmagno, relativo allo svolgimento di tre ricerche storico-antropologiche su personaggi che hanno avuto ruoli determinanti e preziosi per lo sviluppo socio-culturale della Valle Grana e rientra nel progetto Valle Grana Cultural Village promosso dai Comuni di Monterosso Grana e Pradleves finanziato tramite fondi NextGenerationEU e gestito dal Ministero della Cultura nell’ambito del PNRR. Le proiezioni sono ad ingresso libero. Per maggiori informazioni contattare il numero 329/4286890 o scrivere a expa.terradelcastelmagno@gmail.com.

“Il lavoro dell’associazione La Cevitou – afferma Barbara Barberis, coordinatrice dell’Ecomuseo Terra del Castelmagno – è stato in primis quello di individuare, in concertazione con il gruppo di lavoro, le persone che hanno vissuto e operato in Valle Grana e che con la loro attività hanno contribuito allo sviluppo del territorio e successivamente effettuare ricerche di carattere storico-antropologico volte alla realizzazione di video-documentari finalizzati a rafforzare le radici culturali, dare il buon esempio alle generazioni future stimolando la cura del patrimonio ed il valore della collettività. Una delle persone oggetto di ricerca è stata Gianni Dematteis, giornalista e sindaco di Castelmagno per più legislazioni, che arrivò a Castelmagno nei primi anni ‘50 e vi rimase legato fino alla sua scomparsa, avvenuta nel 2007”.

Gianni Dematteis e Castelmagno sono indissolubilmente legati in una storia lunga mezzo secolo. Sullo scenario di una montagna difficile e dimenticata, non di quella turistica e alla moda, protagonisti una popolazione erede di un’antica civiltà e lui, lou sèndic, il sindaco, per tanti anni. Nel momento in cui egli incontra Castelmagno, il paese vive una situazione di isolamento e arretratezza; quando scompare, ha un nuovo municipio, energia elettrica, strade asfaltate, paravalanghe, ed è conosciuto per la natura, le tradizioni e un celebrato formaggio.

“Gianni era giornalista, dunque capiva bene l’importanza della comunicazione e perciò mise la sua capacità professionale a servizio della causa – ricorda Flavio Menardi Noguera -. Prima di qualsiasi rivendicazione era necessario spezzare il silenzio in cui giaceva Castelmagno facendo conoscere a tutti e con ogni mezzo come si viveva in montagna. Tutto poteva servire: articoli su giornali e periodici; servizi in televisione; partecipazione a convegni; coinvolgimento di politici, parlamentari, ministri. Per farsi sentire meglio, nel 1970 creò un giornale locale che andò ben oltre i confini comunali: La vous de Chastelmanh”.

Nel paese che amava, Dematteis realizzò tantissime opere pubbliche e sociali, impossibili da enumerare in poco spazio e trovò nei 200 obiettori di coscienza che operarono a Castelmagno nell’arco di trent’anni dei collaboratori che gli permisero di essere sempre sul luogo per interposta persona.

“Dematteis ha dunque vinto le sue battaglie – prosegue Flavio Menardi Noguera ma contro una cosa però non poteva vincere: lo spopolamento che è proseguito inesorabile. Ancora oggi il comune conta pochissimi residenti. Tuttavia, se consultiamo le serie storiche dei censimenti (1861-2021) che registrano un calo continuo degli abitanti per tutti i comuni dell’alta valle, scopriamo una singolare “anomalia”. A Castelmagno tra i censimenti del 1971 e quello del 1991, in quello del 1981, è registrato un + 15,1%. Negli anni in cui Dematteis fu sindaco, lo spopolamento si interruppe e addirittura subì un’inversione. Momentanea certo, ma evidente”.