Venerdì 1° luglio prende ufficialmente il via l’ottava edizione del Festival Occit’amo che insieme a Suoni dal Monviso dà forma da quest’anno al programma di Suoni delle Terre del Monviso, promettendo un’estate di spettacoli e concerti con decine di appuntamenti che si svolgeranno nelle valli Po, Bronda, Infernotto, Varaita, Maira, Grana e Stura e nella pianura del Saluzzese. La parola chiave del Festival sarà “rescuntre” (“incontro” in lingua occitana), per ricordare che l’identità di una persona, di un gruppo o di un luogo nasce dall’incontro con altre realtà e per invitare a considerare le valli come terra di scambio, punto di passaggio e connessione tra le varie culture. Si susseguiranno quindi per tutta l’estate molti artisti nostrani, ma anche alcuni provenienti dalla Catalogna, da Genova e da Palermo. Sostenibilità, giovani e accessibilità sono invece i tre cardini su cui è organizzato il festival: impatto zero e sensibilizzazione, aumento degli eventi per famiglie e giovanissimi e la costruzione di spettacoli fruibili a tutti. Occit’amo e, con esso, Suoni delle Terre del Monviso, sarà questo e molto altro. Per iniziare, venerdì 1° luglio alle ore 21, al teatro di Aisone, in collaborazione con Espaci Occitan, Claudio Franco e Edoardo e Stefano Degioanni de Lou Seriol presenteranno Bartavelear, racconti in lingua occitana. L’ingresso è gratuito. Per Suoni dal Monviso il primo appuntamento sarà il concerto di Elisa “Back to the future”, domenica 3 luglio, alle ore 13, presso il Vallone di Sant’Anna a Sampeyre. Prevendita online su www.ticketone.it e presso i rivenditori autorizzati Ticketone. Giovedì 7 luglio, alle ore 21.30 presso Il Quartiere (Piazza Montebello, 1) a Saluzzo, andrà in scena “Cose Che Non Avremmo Sperato di Potervi Dire” con Roberto Mercadini & Guido Catalano: una collaborazione tra Occit’amo e l’Associazione Ratatoj. Ingresso in cassa 15 euro. Prevendite online su www.mailticket.it. Il calendario completo degli eventi è pubblicato sul sito www.occitamo.it, da dove è possibile acquistare i biglietti per gli eventi a pagamento.
“Il Festival di quest’anno vuole essere un caleidoscopio di temi che ci porteranno ad attraversare le Terre del Monviso raccontando le bellezze di questo territorio da luoghi incontaminati e di grande bellezza, spesso raggiungibili solamente a piedi. Occit’amo si concentrerà su alcuni temi che riteniamo importanti, tra cui il turismo, la sostenibilità, la montagnaterapia e l’accessibilità – dichiara Carlotta Giordano, presidente della Fondazione Amleto Bertoni, organizzatrice di Occit’amo -. Importantissime per la riuscita del festival sono le collaborazioni messe in campo tra cui, in particolare, la sinergia con I Polifonici del Marchesato che ha condotto alla nascita di Suoni delle Terre del Monviso che porterà un fitto programma di appuntamenti musicali”.
“Ci siamo. Il sipario si è alzato sul festival Suoni delle Terre del Monviso (contenitore che mette insieme Suoni dal Monviso e Occit’amo) e non resta che godersi i tantissimi appuntamenti preparati per questi mesi estivi; tra luoghi storici e della tradizione, montagne e spazi incontaminati, ci sarà spazio per musica e arte a 360° – spiega Enrico Miolano, direttore artistico di Suoni dal Monviso -. Ormai da 18 anni il binomio montagna-musica fa rima con Suoni dal Monviso. Cultura, arte e montagna in una proposta musicale di alto livello, articolata su più appuntamenti a quote diverse, per tutti i palati, capace di valorizzare il territorio alpino e le sue genti in un modo inedito e stimolante. Insomma, un festival alla portata di tutti e indubbiamente un modo per valorizzare, attraverso i grandi nomi della musica, i territori meno conosciuti e rilanciarli in chiave eco-sostenibile”.
Occit’amo si svolgerà nelle Terre del Monviso da luglio a settembre, toccando le diverse valli con concerti, appuntamenti con autori, laboratori, eventi per bambini, letture, stage di danza e di musica occitana. Dall’8 luglio al 10 luglio sarà in Valle Stura, dal 15 al 17 luglio in Valle Maria, dal 20 al 24 luglio nella pianura saluzzese (con un “Omaggio a Lucio Dalla” a Lagnasco), dal 28 al 31 luglio in Valle Varaita (con uno spettacolo di Elio Germano a Saluzzo). E ancora dal 3 al 7 agosto in Valle Po, Bronda e Infernotto (con Hervè Barmasse a Paesana), dall’11 al 15 agosto in Valle Grana e ancora due appuntamenti in Valle Po il 16 e 19 agosto. A settembre i grandi appuntamenti conclusivi tra cui il concerto di Michele Bravi per Suoni dal Monviso a Busca e Max Gazzè a Saluzzo.
Sostenibilità, giovani e accessibilità: i tre cardini del festival
Occit’amo si fregia del marchio “Granda Green” ideato da Camera di Commercio Cuneo, in collaborazione con Environment Park, che disciplina la sostenibilità degli eventi: l’organizzazione del festival lavora da anni per raggiungere l’impatto zero e realizza campagne di diffusione sulla riduzione dei rifiuti, in collaborazione con il Consorzio SEA.
Un festival che guarda al domani: non solo con gli stage di danze occitane per i più piccoli, per la presenza dei giovanissimi Lou Pitakass, ma anche con un gruppo di lavoro, il primo under 30, dove mettere insieme i giovani che lavorano al e nel festival per farli diventare attori protagonisti. Diverse professionalità per un Occit’amo che guarda ai giovani come i costruttori della cultura di domani. Proprio grazie al confronto con loro per l’edizione 2022 sono nati spunti brillanti: laboratori di danze occitane per bambini, incontri letterari a tema sostenibilità, uso di linguaggi artistici diversi (come il teatro danza) per veicolare contenuti in modo nuovo, eventi esperienziali dedicati ai giovani.
Grazie al sostegno di Camera di Commercio di Cuneo e Parco del Monviso nell’ambito del progetto europeo “Terres Monviso – Eco” è nato uno spunto di riflessione sul tema del turismo accessibile cioè adatto a narrare un territorio a persone con disabilità differenti tra loro. Occit’amo ha quindi deciso di offrire occasioni e spazi adatti ad ospitare pubblico con disabilità e anche, grazie all’esperienza nata con un precedente progetto Alcotra, #COM.VISO, pensare insieme a professionisti quali sono le esigenze, averle ben chiare, quindi costruire spettacoli fruibili, trovando, grazie al Consorzio Monviso Solidale e la Cooperativa Le Nuvole, i modi migliori per accompagnare sulle strade della musica chi non può vedere o ragazzi con tanta voglia di sentirsi parte di un gruppo.