Mercoledì 23 novembre alle ore 17.30, presso il Complesso Monumentale di San Francesco a Cuneo (Via Santa Maria, 10), avrà luogo l’inaugurazione del progetto espositivo promosso da Fondazione CRC e Intesa Sanpaolo “I colori della fede a Venezia: Tiziano, Tintoretto e Veronese”. La mostra, curata da don Gianmatteo Caputo e Giovanni Carlo Federico Villa e realizzata con il supporto organizzativo di MondoMostre, resterà aperta al pubblico fino a domenica 5 marzo 2023 e offre per la prima volta l’una accanto all’altra cinque grandi pale d’altare dei maestri del Rinascimento veneto Tiziano Vecellio, Jacopo Robusti detto il Tintoretto e Paolo Caliari detto il Veronese, provenienti da altrettante chiese veneziane. Giovedì 24 e venerdì 25 alle ore 18 e sabato 26 e domenica 27 novembre alle ore 15,30 sono previste visite guidate con consegna dei cataloghi in omaggio ai partecipanti. La mostra sarà visitabile dal martedì al venerdì dalle 15.30 alle 19.30 (al mattino apertura solo su prenotazione per scuole e gruppi), mentre il sabato e la domenica seguirà un orario continuato dalle 10 alle 19.30 con visite guidate a partire dalle 15.30. Durante tutto il periodo di apertura è previsto un ampio programma di attività collaterali e laboratori didattici. Per ragioni organizzative, per poter partecipare all’inaugurazione, alle visite guidate e a tutti gli eventi programmati sarà necessario registrarsi tramite il sito della Fondazione CRC www.fondazionecrc.it: l’ingresso alla mostra e la partecipazione a tutte le iniziative sono libere e gratuite.
In questa esposizione sono presenti alcuni fra i più grandi capolavori che la Chiesa veneziana possiede, sia per importanza sia per dimensione, opera dei suoi artisti sublimi e più rappresentativi. La mostra vuole offrire un’occasione di approfondimento del ruolo di queste grandi opere nel loro contesto veneziano e far comprendere appieno al visitatore l’importanza epocale del dialogo artistico svoltosi tra Tiziano, Tintoretto e Veronese.
La mostra si apre con una sala dedicata a Venezia, che sottolinea il suo ruolo e quello della Repubblica Serenissima quale ‘porta del mondo’, con i suoi commerci e la sua diplomazia. Il percorso espositivo entra quindi nel vivo nella sala principale, dove ognuna delle cinque opere trova casa in altrettante cappelle. La prima opera è l’“Annunciazione” (1563-1565) di Tiziano e proviene dalla Chiesa di San Salvador. Del Veronese vengono presentate il “Battesimo di Cristo” (1560-1561) dalla Chiesa del Redentore e la “Resurrezione di Cristo” (1560 circa) dalla Chiesa di San Francesco della Vigna. Di Tintoretto vengono esposte l’“Ultima Cena” (1561-1566) dalla Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio detta San Trovaso e la “Crocifissione” (1560 circa) dalla Chiesa di Santa Maria del Rosario detta dei Gesuati. Due delle opere esposte, il “Battesimo di Cristo” del Veronese e la “Crocifissione” di Tintoretto sono state restaurate nell’ambito di edizioni passate di Restituzioni, il programma di restauri curato e gestito da Intesa Sanpaolo.